Messa a disposizione 2018-2019: una guida ai requisiti. La normativa scolastica italiana, consente di presentare la Messa a disposizione presso tutte le scuole italiane. Chi aspira alla docenza o vuole far parte del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) ne può usufruire.
Ma quali sono i requisiti per inviarla?
Per poter inviare la messa a disposizione si deve essere in possesso, almeno, dei seguenti titoli di studio:
N.B. Basta anche la sola laurea triennale, poiché la normativa italiana non obbliga a inviare la messa a disposizione solo se in possesso di laurea magistrale.
La mad per il sostegno rappresenta uno strumento molto utile per potenziare le possibilità lavorative ed essere chiamati per un ruolo di supplenza.
Si può fare richiesta anche senza abilitazione: infatti, anche se l’abilitazione per il sostegno rimane un titolo preferenziale, la carenza nel settore stimola gli istituti a contattare anche molti docenti non abilitati.
Deve essere, ovviamente, specificata nel modulo la propria disponibilità a questo tipo di insegnamento.
Non ci sono divieti sul numero di scuole o province a cui inviare la domanda. Anzi, l’invio di molte candidature può favorire l’esito positivo della procedura.
Ovviamente è bene scegliere una zona di interesse (collegata ovviamente al proprio profilo prescelto) e inviare le domande a tutte le scuole presenti in quel punto, specificando le classi di concorso.
Inviare la messa a disposizione (MAD) consente di aumentare considerevolmente le possibilità di essere contattati dagli istituti scolastici.
Una volta aver controllato tutti i propri requisiti, per inviare in modo rapido e preciso la domanda di messa a disposizione è possibile avvalersi della piattaforma Voglioinsegnare.it.
Seguendo i semplici passaggi della piattaforma sarà possibile compilare passo dopo passo la propria domanda.
Voglioinsegnare.it offre il servizio di invio della domanda di messa a disposizione anche tramite la Posta Elettronica Certificata (invio via PEC).
L’invio tramite PEC garantisce una maggior ufficialità della messa a disposizione, considerata pari al servizio di posta raccomandata.
Ricordiamo che comunque è sufficiente l’invio con una casella di posta elettronica ordinaria: di conseguenza non vige l’obbligo dell’invio esclusivo tramite PEC.
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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it